La sfida alla pandemia è giovane e donna

Alessia Maciariello, 31 anni, ha coronato il suo sogno aprendo la Parafarmacia Macia.Lab di Latina nel giorno del compleanno della città. Tra social e voglia di rinascita.

La pandemia non ha lasciato solo strascichi negativi. Malgrado la grave crisi economica e le tante attività che hanno chiuso nel 2020 (e in parte anche nel 2021 nonostante i primi spiragli di ripresa), c’è anche chi durante il lockdown lavorava per il proprio futuro e ha approfittato del tempo a disposizione per mettere a punto un progetto che sognava da anni.

Si tratta di Alessia Maciariello, giovane farmacista di Latina che, a trentuno anni non ancora compiuti, ha aperto un’attività tutta sua, diventando titolare di una parafarmacia nel capoluogo pontino, e che è riuscita a coronare il suo sogno in piena emergenza sanitaria.

La Parafarmacia Macia.Lab ha aperto i battenti nella centralissima Via Carducci, il 18 dicembre 2021, pochi giorni prima di Natale e lo stesso giorno dell’89esimo compleanno della città di Latina. Quasi come a simbolo di rinascita post-covid: un’attività che non chiude, ma apre. Con una donna giovane, imprenditrice e professionista, che aveva un sogno e lo ha realizzato.

Ma andiamo con ordine. Come è nata la Parafarmacia Macia.Lab?

E’ una bella storia che parte nel 2020, quando durante il primo lockdown una giovane pontina, tra un aggiornamento professionale online e l’altro, sognava il suo futuro. Avevo due idee. La prima era questa, che alla fine sono riuscita a realizzare: una parafarmacia simile ad una boutique. Esteticamente bella e accogliente, e in cui le persone possono trovare prodotti selezionati che non troveranno altrove. Qui infatti il nostro lavoro consiste anche in una forte ricerca del prodotto, sia a livello qualitativo, sia pensando al nostro tipo di clientela, un po’ di nicchia e principalmente giovane, ma che comunque comprende in generale una fascia ampia e abbastanza completa, che va dai 25 ai 65 anni.

L’altra idea era quella di realizzare uno spazio molto grande, in un centro abitato in periferia, dove i clienti potessero trovare davvero di tutto, ma lo sentivo un progetto meno mio. La parafarmacia che conduco, così come è oggi, invece mi rappresenta.