Corso della Resistenza, 3, 20821 Meda MB

Una categoria da valorizzare

Tenacia, passione e una visione chiara del futuro: radicarsi, sempre più, nel territorio, offrendo ai pazienti e clienti nuovi assortimenti, laboratori e servizi. Così il dott. Branca ci parla della sua parafarmacia, sita a Meda, in Brianza, alle porte di Milano.

Buongiorno dott. Branca, lei è titolare di Parafarmacia Dott. Branca, a Meda. Come si è avvicinato alla realtà parafarmacia? Quale percorso formativo e professionale ha intrapreso?

Buongiorno, sono titolare della mia parafarmacia ormai da 12 anni. Dopo la laurea, ho prestato servizio presso varie farmacie, mentre le parafarmacie muovevano i primi passi in un mercato che ancora doveva comprenderne le potenzialità. Non sapevo ancora cosa avrei voluto fare della mia vita professionale, quello però di cui ero certo era di volerla vivere appieno, esplorarla, tingerla dei miei colori, e per far questo era necessario crearmi una mia tavolozza, maturare esperienza, accumulare errori, mettermi in gioco sempre più. Quando giudicai di essere pronto a gettarmi nella mischia lo feci, aprii la mia prima parafarmacia a Seregno, e iniziai una serie olimpica di… errori. A distanza di anni posso ammetterlo candidamente, e con un buon grado di serenità posso finanche provare una punta di gratitudine verso tutti gli errori commessi. Ero un buon farmacista, sapevo stare a banco, contribuivo a far crescere le farmacie dove lavoravo, i clienti mi cercavano, credevo di essere pronto per mettermi in proprio. Nulla di più sbagliato, lo imparai poi. Buon farmacista e buon imprenditore sono due concetti lontani anni luce, la fatica sta proprio nell’avvicinarli. Non so se ho fatto più o meno errori di molti miei colleghi che si sono buttati in questa avventura, so di averne commessi doviziosamente molti, con impegno, ammirevole solerzia, chirurgica precisione, incrollabile tenacia. Ciononostante la parafarmacia cresceva, si riempiva, conquistavo la fiducia di sempre più persone, e questo da un lato mi dava un senso di gratificazione immenso, dall’altro iniziavo poco a poco a permettere alla vera esperienza di farsi strada in me: iniziai a comprendere gli errori, ad individuare nella nebbia le cose davvero giuste che avevo fatto, quelle migliorabili, quelle da abbattere e rifare da capo. Sentirmi così fiero di certe scelte e così stupido per altre, credo in fondo sia questa ciò che chiamano esperienza.

Può descrivere la sua parafarmacia: posizione, dimensione, eventuali collaboratori, etc.?

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